domenica 4 settembre 2011

IL PESO DI UNA PREGHIERA

Una donna, vestita sobriamente, con il volto triste, entrò in un negozio, si avvicinò al padrone e umilmente gli chiese se poteva prendere alcuni alimenti a credito.
Con delicatezza gli spiegò che suo marito si era ammalato in modo serio e non poteva lavorare e i loro sette figli avevano bisogno di cibo.
Il padrone non accettò e le intimò di uscire dal negozio.
Conoscendo la reale necessità della sua famiglia la donna suplicò: “Per favore, signore, glielo pagherò non appena posso”.
Il padrone ribadì che non poteva farle credito, e che lei poteva rivolgersi ad un altro negozio.
In piedi, vicino al banco, si trova un giovane sacerdote che aveva ascoltato la conversazione tra il padrone del negozio e la donna.
Il sacerdote si avvicinò e disse al padrone che avrebbe pagato quello che la donna avrebbe preso per il bisogno della sua famiglia, allora il padrone con voce riluttante, chiese alla donna: “Hai la lista della spesa?”. La donna disse “Si, signore”. “Bene” disse il padrone “metta la sua lista sul piatto della bilancia e le darò tanta merce quanto pesa la sua lista”.
La donna esitò un attimo e, chinando la testa cercò nel suo portafoglio un pezzo di carta, scrisse qualcosa e poi posò il foglietto su un piatto della bilancia.
Gli occhi del padrone e del sacerdote si dilatarono per lo stupore, quando videro il piatto della bilancia, dove era stato posato il biglietto, abbassarsi di colpo e rimanere abbassato.
Il padrone del negozio, fissando la bilancia, disse: “E’ incredibile” Il sacerdote sorrise e il padrone cominciò a mettere sacchetti di alimenti sull’altro piatto della bilancia. Pur continuando a mettere molti alimenti, il piatto della bilancia non si muoveva, fino a che si riempì. Il padrone rimase profondamente stupito.
Alla fine, prese il foglietto di carta e lo fissò ancora più stupito e confuso… non era una lista della spesa!
Era una preghiera che diceva: “Mio DIO, Tu conosci la mia situazione e sai ciò di cui ho bisogno: metto tutto nelle tue mani!”.
Il padrone del negozio, in silenzio, consegnò alla donna tutto ciò che aveva messo nel piatto della bilancia.
La donna ringraziò e uscì dal negozio.
Il giovane sacerdote, consegnando una banconota da 50, disse al padrone: “ORA SAPPIAMO QUANTO PESA UNA PREGHIERA” …
Il nome di quel sacerdote era: KAROL WOJTYLA!

LE QUATTRO CANDELE





Le quattro candele, bruciando, si consumavano lentamente.
Il luogo era talmente silenzioso,
che si poteva ascoltare la loro conversazione.
La prima diceva:
"IO SONO LA PACE,
ma gli uomini non mi vogliono:
penso proprio che non mi resti altro da fare
che spegnermi!"
Così fu e, a poco a poco, la candela si lasciò spegnere completamente.
La seconda disse:
"IO SONO LA FEDE
purtroppo non servo a nulla.
Gli uomini non ne vogliono sapere di me,
non ha senso che io resti accesa".
Appena ebbe terminato di parlare, una leggera brezza soffiò su di lei e la spense.
Triste triste, la terza candela a sua volta disse:
"IO SONO L'AMORE
non ho la forza per continuare a rimanere accesa.
Gli uomini non mi considerano
E non comprendono la mia importanza.
Troppe volte preferiscono odiare!"
E senza attendere oltre, la candela si lasciò spegnere.
...Un bimbo in quel momento entrò nella stanza
e vide le tre candele spente.
"Ma cosa fate! Voi dovete rimanere accese,
io ho paura del buio!"
E così dicendo scoppiò in lacrime.
Allora la quarta candela, impietositasi disse:
"Non temere, non piangere:
finchè io sarò accesa, potremo sempre
riaccendere le altre tre candele:
IO SONO LA SPERANZA"
Con gli occhi lucidi e gonfi di lacrime,
il bimbo prese la candela della speranza e riaccese tutte le altre.

CHE NON SI SPENGA MAI LA SPERANZA
DENTRO IL NOSTRO CUORE...

...e che ciascuno di noi possa essere
lo strumento, come quel bimbo,
capace in ogni momento di riaccendere
con la sua Speranza,
la FEDE, la PACE e l'AMORE!

martedì 10 maggio 2011


Dal profondo della notte che mi avvolge,
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all’altro,
ringrazio qualsiasi Dio possa esistere
per l’indomabile anima mia.
Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirata indietro né ho gridato per l’angoscia.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.
Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l’Orrore delle ombre,
eppure la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà, senza paura.
Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita.
Io sono la padrona del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.



Vivere nella più totale incertezza è terribilmente mortificante, e io preferirei la delusione che vivere da illusa


La felicità è dentro di noi,
se guardiamo nella direzione sbagliata
non possiamo vederla.
Lo sforzo senza perseveranza
è uno spreco di energia.
I veri miracoli
sono i cambiamenti della mente in modo positivo.
La rabbia è come il fuoco,
può essere spenta facilmente quando è piccola
ma diventa difficile da spegnere quando è radicata in profondità.
Crea spazio interiore
ed i problemi non potranno mai riempirlo.
Mantenendo la mente concentrata
riusciremo a terminare ogni cosa più rapidamente,
sentendoci sereni e rilassati.
L’amore e la gioia
hanno un profondo potere di guarigione sulla mente.
La forza interiore è la protezione più potente che hai.
Non aver paura di assumerti la responsabilità della tua felicità.
A volte non si è in grado di riconoscere la propria aggressività
perchè si è troppo occupati ad aver ragione.
Far sorridere gli altri
è un modo per accrescere la propria energia positiva.
Non giudicare le azioni di qualcuno
senza conoscere le sue vere motivazioni.
La nostra mente è pura come l’acqua.
Se ci mettiamo pensieri negativi
è come se la mescolassimo col fango rendendola opaca;
quello che dobbiamo fare è separare l’acqua dal fango
per conservarne la purezza.
Il primo pensiero è il miglior pensiero.
Per ogni oscurità c’è una luce.
Diventiamo davvero ricchi quando doniamo liberamente.
Seguire un sentiero spirituale
non vuol dire abbandonare il mondo
ma lavorare per migliorarlo.
Con l’amore,l’impossibile può diventare possibile.
La pace interiore è nelle nostre mani,dobbiamo solo scegliere se seguire i buoni sentimenti o rimanere intrappolati in quelli negativi.

domenica 1 maggio 2011



Nessuno puo' possedere nessuno.Niente puo' cambiare se non vuoi.
Chi crede di poterti piegare,assoggettare o ridurti al vile silenzio,s'illude.
Ci sono un paio d'ali ed un paracadute di scorta nascosti dentro di noi.
E quando ,,,,,il male e' troppo forte e l'aria si fa talmente irrespirabile,
e' quello il momento di saltare.
Allora e solo allora puoi veramente dirti libero.......
Per il mio cuore basta il tuo petto,
per la tua liberta' bastano le mie ali.
Dalla mia bocca arrivera' fino al cielo
cio' che stava sopito sulla tua anima.


È in te l'illusione di ogni giorno.
Giungi come la rugiada sulle corolle.
Scavi l'orizzonte con la tua assenza.
Eternamente in fuga come l'onda.


Ho detto che cantavi nel vento
come i pini e come gli alberi maestri delle navi.
Come quelli sei alta e taciturna.
E di colpo ti rattristi, come un viaggio.


Accogliente come una vecchia strada.
Ti popolano echi e voci nostalgiche.
Io mi sono svegliato e a volte migrano e fuggono
gli uccelli che dormivano nella tua anima.






 
Mani bramose che brancolano nel buio,
seguendo le tracce di un calore appena acceso.
Mani irrazionali che cercano senza parole,
guidate da un silenzio primordiale e animalesco.
Il respiro
accelera, singhiozza,
si ferma.
Il calore
aumenta, solletica,
comanda.
La ragione,
sommersa, si spegne.
Si riaccende,
in balìa della marea, del flusso, della burrasca.
La mente irradia la luce,
placa la tempesta.
Le mani si fermano, vergognose, mai pentite.
Il calore è un ricordo.
Il respiro è ormai un sussurro.
Un cavallo indomito continua a correre
nei fulminanti occhi tempestati.
Le mani, ormai ragionevoli, trasformano una scarica elettrica
in una carezza.
Ma la pioggia continua a battere.


Mi ricordo delle cose che non vorrei ricordare e non posso dimenticare quelle che vorrei dimenticare.


Fuggire, dalla mia espressione interiore di supposizione, dai miei contorni riflessi, specchiati nell'animo mio.
Smarrito e vilipeso, fuori o dentro di me, ho perduto il mio vero volto, e dimentico son io della vostra smemoratezza e della mia procurata amnesia.
Vi pongo in ogni ora del giorno e della notte la mia umile necessita' , non importa se non e' parte del vostro gioco.
Immagino le vostre lusinghe offerteme dietro un tornaconto , la vostra ostentata audacia nell'insinuare le colpe altrui.
Di me e delle mie sensazioni ne fate parte anche voi , io dal vostro mondo sono irrimediabilmente fuori.
Dentro di voi neppure un'infinita traccia di me e , nel vostro misero squallore , un mio vissuto di piena identita'.
Per la vostra politica spicciola e bietta cultura , non ho padroni da servire.
Io sono un randagio nell'animo,  serviente soltanto a me stesso !!!!!
Arcana.....
Alterius non sit qui suus esse potest.
Non appartenga a un altro chi può appartenere a se stesso.

giovedì 28 aprile 2011



Non e' mai facile indicare un periodo di vita con l'esemplificazione di un'icona.
Un titolo, puo' sortire un certo effetto,ma per via della sua naturale concentrazione non gli si puo' chiedere di assumersi una totale responsabilita' a farsi interprete di tanti impegnativi passaggi della propria esistenza.
Nel mio attuale momento, questo crescere, pensare, dubitare, ricredermi,sorridere ed andare avanti.
Vedo spuntare qualche grinza ma non mi spaventa.
L'onere di raccontare il mio attuale momento, va nella certezza di non aver mai tralasciato di ricordarmi di tutti, anche dei piu' sprovveduti inoffensivi nemici.
Sono stati amori nei quali non sempre mi riconosco.
Eppure anche per loro nutro un certo rispetto.
Non ricordo pero' come e perche' si andarono trasformando.
Spesso allontanando in inspiegabili ma fin troppo eloquenti silenzi.
Silenzi che non accetto, ora meno che mai.
Fatti di polvere e d'insonnia.Di equivoci.Frasi non dette o male interpretate.
Di inspiegabili definitive partenze...Certi fantasmi, credevo di averli spaventati.
Allontanandoli per sempre.
E invece....ne ho una paura fottuta.
Amore non vuol sempre dire cieca sottomissione.
Rifiuto della ragione.Ultimo oblio.....Amore dopo amore,
non ho imparato niente!
O meglio, mi sono volontariamente astratta da un'ineluttabile pianificazione dei sensi.
Sono qui' ora, come allora....perche' amore dopo amore....
non ho mai smesso di crederci!!!!!



Non resta che invocare il tuo nome, creatore della vita:
soffro, ma tu soltanto sei nostro amico!
Parliamo solo il tuo incantevole linguaggio,
diciamo il perché della mia tristezza:
Cerco la grazia dei tuoi fiori,
l’allegria dei tuoi canti, i tuoi tesori.
Dicono che in cielo vi sia gioia,
vita e letizia: lì risuona il tamburo,
il canto è incessante e con esso si dissolvono
il nostro pianto e la tristezza,
nella sua casa dimora la vita…
questo sanno i vostri cuori,

mercoledì 27 aprile 2011




Evviva chi non avra' cercato di essere un esempio,
e non avra' voluto dimostrare, insegnare, censire a tutti i costi,
per sentirsi al di sopra del giudizio.Perche' da oggi quell'eccezione sara' la regola!!

Cadono simboli. Dottrine di comodo.Titoli acquisiti, false referenze.
La retorica del comando e dell'obbedienza.
E' la fine dell'infallibilita'.


E finalmente tutto ritorna sano e precario come la vita vuole che sia.
E quindi sei il soldatino senza patria ne' esercito,
ma non per questo un disertore.
Ribelle ed irritante, in questa guerra che si plachera' solo con la voglia di pace e di giustizia.
E mentre i "maestri" andranno a purificarsi le coscienze nel Gange dei "tardivi pentimenti",
tu come me, potrai sentirti ancora fiero di essere....

                          L'IMPERFETTO........



Nihil morte certium
Nunc te cognovi; quare etsi impensius uror, multo mi tamen es vilior et levior.



Non ricordo cosa dissi per convincerti

che avevi bisogno di me…

L’espressione, i silenzi, i respiri…

inarrestabile.

Poi tu, con gli occhi tristi,

speravi ancora di fermarmi.

Non ne avevi mai visti

d’uomini come me…

Non ricordo se eri bella, una donna

o un topo in trappola…

l’eleganza dei tuoi gesti a cena

in mostra stupida…

Tu, visibilmente

sicura di una via di fuga,

maestra in opinioni,

feste e mondanita’…

No, non mi domandare

se ti ho capito se t’amo gia’…

No, non aprire bocca se ti vuoi salvare…

conserva il fiato per urlare.

Dormono le sentinelle sulla porta.

Dormono… capire cosa importa…?


Non ricordo i tratti forti del viso
che il trucco maschera.

L’incoerenza, artificiosa distanza

tra donna e femmina…

Tu, tardivamente

svuotata d’ogni distrazione,

languidamente oscena,

livida vittima….

No, non mi domandare

se ti ho capito se t’amo gia’…

No, non aprire bocca se ti vuoi salvare…

conserva il fiato per urlare.

Dormono le sentinelle sulla porta.

Dormono… capire cosa importa…?

Dormono le sentinelle sulla porta.

Dormono… capire cosa importa…?



Sono nata piangendo mentre tutti ridevano e morirò ridendo quando tutti piangeranno.




Impia tortotum longos hic turba furores sanguis innocui, non satatia, aluit.
Sospite nunc patria, fracto nunc funeris antro. Mors ubi dira fuit vita salusque tenet.

sabato 23 aprile 2011

Sex Drugen Industrial Sound



Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.


















Non puoi portare prosperità scoraggiando la parsimonia, non puoi rafforzare i deboli indebolendo i forti, non puoi aiutare i lavoratori se colpisci i datori di lavoro, non puoi incoraggiare la fratellanza incoraggiando l'odio di classe, non puoi restare fuori dai guai spendendo più di quanto guadagni, non puoi costruire il carattere e il coraggio privando l'uomo dell'iniziativa e dell'indipendenza, non puoi aiutare gli uomini facendo sempre in loro vece ciò che dovrebbero fare da soli

martedì 19 aprile 2011


Tagliate l'albero e stroncate i suoi rami: scuotete le foglie, disperdetene i frutti: fuggano le bestie di sotto e gli uccelli dai suoi rami. Lasciate però nella terra il ceppo con le radici, legato con catene di ferro e di bronzo fra l'erba della campagna. Sia bagnato dalla rugiada del cielo e la sua sorte sia insieme con le bestie sui prati.
Si muti il suo cuore e invece di un cuore umano gli sia dato un cuore di bestia: sette tempi passeranno su di lui.
Così è deciso per sentenza dei vigilanti e secondo la parola dei santi.


Speak low, if you speak of love.

lunedì 18 aprile 2011

Perché io sono la prima e l’ ultima
Io sono la venerata e la disprezzata,
Io sono la prostituta e la santa,
Io sono la sposa e la vergine,
Io sono la madre e la figlia,
Io sono le braccia di mia madre,
Io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli,
Io sono la donna sposata e la nubile,
Io sono Colei che dà alla luce e Colei che non ha mai partorito,
Io sono la consolazione dei dolori del parto.
Io sono la sposa e lo sposo,
E fu il mio uomo che nutrì la mia fertilità,
Io sono la Madre di mio padre,
Io sono la sorella di mio marito,
Ed egli è il mio figliolo respinto.
Rispettatemi sempre,
Poiché io sono la Scandalosa e la Magnifica.

┼CaineandAbel┼

Fino a quando ,Caino, invochero' invano il tuo aiuto,
senza essere da te esaudito?
Gridero' a te : VIOLENZA!!!
e non saro' da te liberato?
Perche' mi mostri l'iniquita', e tu contempli l'oppressione?
Non ho davanti a me che morte e ingiustizia, sicche' ha luogo la disputa,
e sorge la discordia.
Per questo muore la legge e non si compie la giustizia,
perche' l'empio trionfa sul giusto e percio' e' pervertito il diritto!!!!!!!!
Di Miss Arcana       18 aprile 2011

┼LIFE┼




┼┼LIFE┼┼

Beato colui che vive di sola vita
senza l'aiuto della grazia infinita....
Beato colui che ha poca sapienza
ma che l'adatta ad ogni evenienza....
Beato colui di animo puro
avra' la speranza di un grande futuro....
Beato colui che ama apertamente
nessuno gli sara' indifferente.....
Beato colui che sogna da sveglio
godra' senz'altro di un buon risveglio....
Beato colui che non conosce avarizia
non sara' vittima di alcuna ingiustizia....
Beato colui che ama la vita
raggiungera' la gioia infinita!!!!!!!!!
 

Vivo la vita con gesti venali...
vivo giorni inesorabilmente uguali!!!!
si susseguono senza ideali
passano lenti quasi irreali....
mi son state tagliate le ali!!!!!

Dormo di giorno e veglio di notte
con la vita la' fuori ho fatto a botte...
è deprimente ma non me ne fotte....
sono stanca di continue lotte
mi richiudo nella mia botte!!!!

Nessuno piu' potra' ferirmi
ho spalle larghe per coprirmi...
Ho i miei santi a cui votarmi
non mi importano gli eroismi...
La mia vita e' leggerezza
solo l'oblio mi accarezza...
non ho bisogno d'altra certezza....
vivo con questa consapevolezza...
E se qaulche volta la solitudine appare...
richiudo gli occhi e mi rimetto a sognare!!!
di Miss Arcana      
   18 aprile  2011

venerdì 8 aprile 2011

Il sogno
Nel buio della notte quando tutto tace,
in silenzio arriva lui
“Il SOGNO”
Fatto di momenti impensabili,
ha la forza di farti piangere, di farti urlare
di farti battere forte il cuore.
Il sogno arriva…
ti fa provare l’ebbrezza… il contatto…di due corpi che si incrociano
mandando la tua mente in estasi…
Ma un raggio di sole ti sorprende col fisico sfinito…
era solo un sogno…non realtà…
Con ansia aspetti ancora quel buio
perché ogni notte
“SOGNO”
arrivi...
come fossi la realtà.






Se… riesci a non perdere la testa,
quando tutti intorno a te la perdono e ti mettono sotto accusa;
Se… riesci ad aver fiducia in te stesso, quando tutti dubitano di te,
ma a tenere nel giusto conto il loro dubitare;

Se… riesci ad aspettare, senza stancarti di aspettare,
o, essendo calunniato, a non rispondere con calunnie
o, essendo odiato, a non abbandonarti all’odio
pur non mostrandoti ne troppo buono ne parlando troppo da saggio;
Se…riesci a sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni;
Se…riesci a pensare, senza fare dei pensieri il tuo fine;
Se…riesci, incontrando il Successo e la Sconfitta
a trattare questi due impostori allo stesso modo;

Se… riesci a sopportare di sentire le verità che tu hai dette,
distorte da furfanti che ne fanno trappole per sciocchi,
o vedere le cose per le quali tu hai dato la vita, distrutte
e umilmente, ricostruirle con i tuoi strumenti ormai logori;
Se…riesci a fare un sol fagotto delle tue vittorie,
e rischiarle in un sol colpo a testa e croce,
e perdere, e ricominciare daccapo
senza dire mai una parola su quello che hai perduto;

Se… riesci a costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi polsi
a sorreggerti, anche dopo molto tempo che non te li senti più,
ed a resistere quando ormai in te non c’è più niente,
tranne la tua volontà che ripete …resisti;
Se…riesci a parlare con la canaglia senza perdere la tua onestà,
o a passeggiare con il re senza perdere il senso comune;

Se…tanto amici che nemici non possono ferirti;

Se…tutti gli uomini per te contano, ma nessuno troppo;

Se…riesci a colmare l’inesorabile minuto,
con un momento fatto di sessanta secondi;
Tu hai la terra e tutto ciò che è in essa e quel che più conta………
…………SARAI UN UOMO…….




Draghi



Riflesse

Una notte un uomo fece un sogno.
Sognò di passeggiare lungo la spiaggia con il Signore.
In cielo balenavano scene della sua vita.
Per ciascuna scena notò due serie di orme sulla sabbia:
una apparteneva a lui e l'altra al Signore.
Quando gli fu balenata davanti agli occhi l'ultima scena,
si voltò a guardare le orme
e notò che molte volte lungo il cammino vi era una sola serie di impronte.
Notò anche che questo avveniva durante i periodi più sfavorevoli
e più tristi della sua vita.
Ne rimase disorientato e interrogò il Signore.
"Signore, tu hai detto che se io avessi deciso di seguirti,
tu avresti camminato tutta la strada accanto a me,
ma io ho notato che durante i periodi più difficili della mia vita
vi era una sola serie di orme.
Non capisco perché,
quando avevo più bisogno di te,
mi hai abbandonato."
Il Signore rispose:
"Mio amato figlio, io ti voglio bene e non ti abbandonerei mai.
Durante i tuoi periodi di dolore e sofferenza,
quando vedi solo una serie di orme,
quelli sono i periodi in cui io ti ho portato in braccio."




Riflesse


Va' serenamente in mezzo al rumore e alla fretta
e ricorda quanta pace ci puo' essere nel silenzio.
Finche' e' possibile senza doverti arrendere conserva
i buoni rapporti con tutti.
Di' la tua verita' con calma e chiarezza, e ascolta gli altri,
anche il noioso e l'ignorante, anch'essi hanno una loro storia da raccontare.
Evita le persone prepotenti e aggressive, esse sono un tormento per lo spirito.
Se ti paragoni agli altri, puoi diventare vanitoso e aspro,
perche' sempre ci saranno persone superiori ed inferiori a te.
Rallegrati dei tuoi risultati come dei tuoi progetti.
Mantieniti interessato alla tua professione, benche' umile;
e' un vero tesoro rispetto alle vicende mutevoli del tempo.
Sii prudente nei tuoi affari, poiche' il mondo e' pieno di inganno.
Ma questo non ti impedisca di vedere quanto c'e' di buono;
molte persone lottano per alti ideali, e dappertutto la vita e' piena di eroismo.

Sii te stesso. Specialmente non fingere di amare.
E non essere cinico riguardo all'amore,
perche' a dispetto di ogni aridita' e disillusione esso e' perenne come l'erba.

Accetta di buon grado l'insegnamento degli anni,
abbandonando riconoscente le cose della giovinezza.

Coltiva la forza d'animo per difenderti dall'improvvisa sfortuna.
Ma non angosciarti con fantasie.

Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine.
Al di la' di ogni salutare disciplina, sii delicato con te stesso.

Tu sei un figlio dell'universo, non meno degli alberi e delle stelle;
tu hai un preciso diritto ad essere qui.
E che ti sia chiaro o no, senza dubbio l'universo va schiudendosi come dovrebbe.

Percio' sta in pace con Dio, comunque tu Lo concepisca,
e qualunque siano i tuoi travagli e le tue aspirazioni,
nella rumorosa confusione della vita conserva la tua pace con la tua anima.
Nonostante tutta la sua falsita', il duro lavoro e i sogni infranti,
questo e' ancora un mondo meraviglioso. Sii prudente.
Fa di tutto per essere felice.




Riflesse


UN DONO

Prendi un sorriso,
regalalo a chi non l'ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole,
fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente,
fa bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima,
posala sul volto di chi non ha pianto.
Prendi il coraggio,
mettilo nell'animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita,
raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza,
e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà,
e donala a chi non sa donare.
Scopri l'amore,
e fallo conoscere al mondo.





Riflesse


*Velo Nero*
Avanza lestra la maledetta notte
cingendo lo sperduto sguardo
di donna con nefasto velo nero..
Ad impedir sua salvezza contro
il crudel destino svelato s’ aggiunge
un cammino su tremula corda
sospesa tra pazzia ed equilibrio,
freddi cuscini e stridenti silenzi.
Eccola ! Avanzare tra viali vietati
ai caldi venti da alti cipressi.
Sguardo dritto e serrato
per non veder i suoi incerti passi.
Un passo..Il primo, e poi appresso,
un altro ancora, e il vuoto sussurra
con voce suadente spazzando
lontano ogni pensiero,
che a lei non porga malinconia.
Impone cammino a se stessa
tra misera gente, imprigionando
il suo io ad un angolo senza scampo
Vacillano ora i suoi passi ,
come le punte di quei cipressi
E sotto i suoi piedi scalzi
le viene a mancar la terra mentre
avanza lenta e stringe
al suo petto un mazzo di rose
intriso di lacrime sanguinanti
desegnando nell’aria la sua paura..
E suoi passi inchioda ad aculei
di specchi infranti e silenzi strazianti ..



Riflesse

Strade percorse verso il nulla,
letto di fiume che mi consegni al mare
ad abbracciare l'incerto.                                     
Chi fermerà la mia corsa                                                                                                               



incontro al baratro,
quali braccia troverò protese
a rallentare la mia caduta ?
Intanto fischia il vento
alle mie spalle
e mi spinge in avanti
inesorabile il tempo.



Mi ciberò
della tua anima
ti donerò la mia
verrai con me
alla mensa degli dei
dolce nettare
ci delizierà
Nel volo
avrò il tuo io
M'innalzerò
con te
tu saprai
farmi volare...
Desiderosa
di farti avvertire
l'ebbrezza d'amore,
far scivolare
la mia vitalità
fra le pieghe
della tua anima.
Baci appassionati
ci porteranno
in un mondo insolito
suggelleranno l'amore



Riflesse


Il mio sonno
si leva
e disperde
il tepore
del vero
sorpreso
nel sogno.
.
Sorella notte
che il frutto
mi offristi
del corpo
di lei
ferma
il respiro
dell'alba
che viene


Vieni,
si
accoglimi con sospiro avvolto
da mistero!
Tremo silenziosamente
fare l’amore
sogno di ogni notte.
Attimo
della tua voce soffusa, per
nei tempi lontani.
Il mio fianco è vuoto
ma s’infrange nell’amarti.
Bocca,
mani tue su seni desiderosi
d’ essere sfiorati bagnati solo di te.
Coprimi tutta solo dalla pelle morbida
vibrante
godi come freccia nel cielo.
Le poesie tue cosi sottili,
profonde
scavano nel piacere!
Firma con il tuo sudore
l’essere solo mio.
Penetra carne profumata
dolce,
sanguigna calda
e sempre per te!

  1. 
Mai dolore fu così grande da aver il desiderio di chiudere gli occhi per sempre. Il dolore è un amico austero ma leale, verso il quale bisogna avere un grande rispetto.


Dark

da " Il Corvo: "Io credo che da qualche parte vaghino le anime irrequiete che portano il peso della loro disperazione,aspettano il momento opportuno per far tornare giuste le cose sbagliate.Qualche volta un corvo riporta in vita quelle anime affinche possano consumare la loro vendetta,perchè qualche volta l'amore è più forte della morte...



Scusi, vorrei liberarmi da me stessa... si può? No sa, perché questa idiota mi sta uccidendo.


Riflesse


Se tu non ti ricordi la più piccola follia a cui ti ha condotto l’amore, tu non hai amato!
(William Shakespeare)


Per me è sempre stato un mistero perché gli uomini si sentano onorati quando impongono delle umiliazioni ai loro simili.

giovedì 7 aprile 2011



Restituire violenza alla violenza, moltiplica la violenza
aggiungendo una piu' profonda oscurita' a una notte che e' gia' priva di stelle...
l'oscurita' non puo' allontanare l'odio; solo l'amore puo' farlo....
Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci,
ma non abbiamo imparato l'arte di vivere come fratelli!!!!!!!